"Arcadia Music Awards": Talento e Passione
"Arcadia Music Awards": Talento e Passione
di Claudia Fasciano
Un trionfo di talento e passione ha animato il prestigioso Palazzo delle Arti Beltrani in occasione della quarta edizione degli Arcadia Music Awards, concorso nazionale dedicato ai giovani musicisti italiani, organizzato con cura e visione dall'Associazione Musicale Arcadia.
La serata del 6 maggio ha segnato un nuovo capitolo di questa manifestazione in costante crescita, che si distingue per l'attenzione alla qualità artistica e alla promozione della musica classica e contemporanea. I riflettori erano puntati sui finalisti, selezionati tra decine di partecipanti provenienti da tutta la penisola.
A brillare nella categoria principale sono stati: Gianluca Lanotte (flauto traverso), Diego Bartoli (flauto dolce), Daniele Ventura (pianoforte), Eleonora Rociola (violino) e Giuseppe Massaro (pianoforte), vincitori che hanno saputo emozionare la giuria e il pubblico con performance intense e mature, pur nella giovane età.
Grande novità di quest'anno è stato l'introduzione del premio speciale "Nomos – Nuovi Orizzonti Musicali", pensato per valorizzare l'interpretazione della musica contemporanea. Il riconoscimento è andato ad Antonio Mastrapasqua, giovane pianista che ha colpito per la profondità espressiva e l'originalità della sua esecuzione.
Dietro al successo della manifestazione c'è una giuria esperta e autorevole, composta da Roberto Fasciano (presidente), Pasquale Buongiovanni, Nico Pappalettera, Stefania Lomolino e Angela Lettini, che con competenza hanno valutato le esibizioni e offerto un prezioso momento di confronto ai giovani musicisti.
Gli Arcadia Music Awards si confermano non solo come competizione, ma come autentico motore culturale: un'iniziativa capace di unire le generazioni nel nome della musica, offrendo visibilità e nuove prospettive a chi desidera trasformare il proprio sogno in una carriera artistica.
L'entusiasmo del pubblico e la qualità delle esibizioni rendono questa edizione indimenticabile, e Trani – con la sua vocazione culturale – si afferma ancora una volta come capitale dell'arte musicale emergente
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